ISI – Ingegneria Sismica Italiana – ha partecipato a SAIE2018 con molteplici iniziative, portando l’attenzione sulle nuove normative, sull’innovazione tecnologica e sugli incentivi economici per gli investimenti volti a mitigare il rischio sismico grazie ad interventi di miglioramento/adeguamento sismico degli edifici.
Nell’Area ISI (al padiglione 26) è stata allestita una zona convegni che ha ospitato un ciclo di seminari dedicati agli strumenti fiscali per gli interventi di miglioramento/adeguamento sismico (Sismabonus), illustrando le tecniche di intervento e le soluzioni tecnologiche per la riduzione della vulnerabilità sismica.
Proposte ISI al Governo: Potenziamento Sismabonus nella Legge di Bilancio 2019
Le proposte di ISI al Governo su come stabilizzare e completare, con la legge di stabilità per il prossimo anno, il quadro delle agevolazioni fiscali per l’adeguamento sismico degli edifici.
L’insediamento del nuovo esecutivo nella primavera del 2018, tra i cui indirizzi d’azione vi è stato quello, fin dall’inizio, di avviare un programma di robusti tagli alle aliquote fiscali sui redditi, ha suscitato più di una preoccupazione circa la sorte del pacchetto di detrazioni attualmente in vigore per gli interventi di adozione di misure antisismiche.
Nell’ottica di trovare un equilibrio tra nuove misure per la crescita e relative coperture di spesa, sono state proprio le detrazioni per l’edilizia ad essere additate da più parti tra quelle agevolazioni da sacrificare a beneficio di un taglio generalizzato dell’IRPEF; per quel che riguarda il pacchetto sismabonus, in particolare, si aggiungeva poi l’assenza, tra gli argomenti a suo favore, di una statistica a supporto di dati ed investimenti effettivamente generati dalla sua entrata in vigore.
Per scongiurare il rischio che le detrazioni di cui agli articoli 16 e 14 del D.L.63/2013 vengano abortite a un solo anno, di fatto, dalla loro entrata in vigore, e con esse le relative potenzialità nonché le aspettative del settore, ISI ha segnalato ai nuovi interlocutori istituzionali presso il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il proprio punto di vista e la preoccupazione per le sorti di una misura che, anziché sacrificata, merita semmai di un perfezionamento e di un ulteriore potenziamento.
Nella veste di associazione tecnica trasversale ai settori industriale e professionale, nonché forte di un ruolo scientifico e culturale che la caratterizza rispetto alle diverse organizzazioni di filiera, ISI ha dunque prodotto per il neo Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e per la sua segreteria tecnica un articolato dossier, finalizzato ad evidenziare e segnalare l’irrinunciabilità dello strumento, sul presupposto però di un’analisi critica ed oggettiva di quelle criticità, di sistema, e punti di debolezza, specifici della disciplina, che nel quadro attuale vanno pur riconosciute.
In attesa dunque di conoscere il testo definitivo della prossima legge di stabilità, che, per quanto noto finora, non dovrebbe comunque intervenire con modifiche sostanziali sul pacchetto di norme che regolano le agevolazioni fiscali per interventi di riduzione del rischio sismico sugli edifici, ISI ha confermato e ribadito le sue proposte, ordinate anche secondo una scala di priorità.
Proposte per facilitare l’applicazione del sismabonus negli interventi su edifici ad uso produttivo
Rimodulare l’importo della detrazione per gli interventi di messa in sicurezza sismica nel settore non residenziale, fissando un tetto massimo parametrato alla superficie dell’immobile
Intervenire con un correttivo tecnico sul DM 68/2017, allineando la normativa in questione a quella in materia di sicurezza di macchinari, impianti e scaffalature industriali/commerciali
Estendere il credito d’imposta (all’art.16 comma 1-quinquies del D.L. 63 ) anche agli interventi eseguiti sulle unità destinate ad uso produttivo
Proposte per facilitare l’applicazione del sismabonus nel settore residenziale
Estendere al sismabonus (essendo già prevista per le detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico) l’opzione riservata ai soli soggetti incapienti (ovvero ai contribuenti che rientrano nella “no tax area” e sono quindi esclusi dall’imposizione IRPEF, per espressa previsione o perché l’imposta lorda viene assorbita dalle detrazioni previste dal TUIR) di cedere il credito d’imposta alle banche ed intermediari finanziari
Ampliare la platea degli immobili su cui è consentita la fruizione del sismabonus nei casi di “demolizione e ricostruzione senza aumento di volumetrie” a quelli ubicati nelle zone 2 (che si configurano comunque come zona ad alta pericolosità) ed in zona 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari, come riportato nella stessa relazione tecnica della legge 232 del 2016)
Estendere i benefici fiscali alle spese sostenute per l’effettuazione di studi ed indagini propedeutiche agli interventi antisismici, indipendentemente dall’effettiva realizzazione degli interventi stessi.
Proposte per una strategia di lungo termine di incentivi alla prevenzione
Garantire al dispositivo fiscale un periodo sufficientemente lungo per il suo rodaggio e per la sua sedimentazione nella sensibilità dei cittadini; dare pertanto certezza della sua conferma e stabilizzazione.
Coinvolgere i cittadini in un processo di conoscenza e condivisione degli strumenti attualmente in vigore, anche attraverso la predisposizione di apposita documentazione divulgativa da inviare ai proprietari degli immobili, sottolineandone le ricadute in termini economici e sociali.
Nel contesto della campagna di comunicazione di cui sopra, sostenere e dare eco alle campagne di informazione organizzate dai principali attori della filiera (associazioni, ordini e collegi professionali, casse di previdenza dei professionisti etc.)
Studiare anche per l’Italia, come già è stato fatto in altri Paesi, una strategia per lo sviluppo di una cultura della copertura del rischio con strumenti assicurativi; evitando imposizioni vessatorie nei confronti dei cittadini, ed evitando cioè meccanismi di obbligatorietà della copertura assicurativa dell’immobile, favorire la graduale diffusione e penetrazione nel mercato di polizze assicurative che associno alla sicurezza dell’immobile un tangibile e monetizzabile ritorno economico (in termini di valore dell’immobile e di certezza del danno rimborsato in caso di evento calamitoso)
Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito www.ingegneriasismicaitaliana.it
…. “Sono stato pochi giorni fa al Saie di Bologna – ha detto il ministro Toninelli -, e ho visto quanto l’Italia sia all’avanguardia nel comparto”
L’ Italia aderisce al progetto di Piattaforma Digitale Europea sugli oggetti costruttivi: lo ha annunciato con un post su Facebook il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli: “L’edilizia può tornare a crescere solo se si innova. Nei cantieri bisogna costruire il futuro – dice Toninelli -“
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Oltre 40mila professionisti e 450 aziende in mostra Appuntamento a Bari nell’autunno del 2019 con la nuova edizione per il mercato del Centro e Sud Italia
Lunedì 22 ottobre – Si è chiusa positivamente la 53esima edizione di SAIE, la fiera italiana dell’edilizia e dell’ambiente costruito, che ha volutamente rimesso al centro il cantiere, raccontandolo in diverse piazze dell’eccellenza attraverso case history e testimonianze di best practice nazionali e internazionali.
La manifestazione è stata animata da oltre 40mila professionisti che si sono incontrati, scambiati idee e progetti e hanno potuto vedere dal vivo i nuovi prodotti e le nuove tecnologie di 450 aziende in esposizione.
“La filiera delle costruzioni è cambiata e continuerà a diventare sempre più digitalizzata, non solo nella progettazione, ma anche nella rilevazione e nella misurazione dei dati, nella sicurezza, nei materiali e nelle tecnologie” – ha commentato Emilio Bianchi, Direttore Generale di Senaf, a cui BolognaFiere da quest’anno ha affidato la gestione dell’evento. “Abbiamo quindi un compito importante – ha proseguito il Direttore – quello di accompagnare le aziende nella diffusione delle loro novità, offrendo esperienze che possano essere coinvolgenti per il visitatore.
Siamo certi che questa prima edizione abbia dato un segnale forte al mercato e riposizionato la fiera come strumento di promozione utile alle imprese”.
Gli organizzatori hanno inoltre annunciato la nuova edizione di SAIE in programma a Bari il prossimo autunno: “Dopo un’attenta valutazione del mercato italiano, di comune accordo con BolognaFiere – ha dichiarato Bianchi – abbiamo ritenuto che servisse un nuovo evento per il mercato del Centro e del Sud d’Italia e per i paesi che si affacciano sul Mediterraneo e sull’Adriatico, sempre mantenendo la biennalità di SAIE a Bologna: appuntamento, quindi, alla Fiera del Levante dal 24 al 26 ottobre 2019 per la prima edizione di SAIE Bari”.
Soddisfazione per la buona riuscita della manifestazione bolognese è stata espressa anche dal Presidente di ANCE Bologna Giancarlo Raggi. “La fiera sta andando molto bene, è un punto di incontro importante tra imprese, fornitori e progettisti. Qui l’edilizia va avanti, con qualità e innovazione. SAIE rappresenta per noi un evento indispensabile, da cui la nostra città si sente caratterizzata”.
Grazie all’invito di Federcostruzioni, SAIE quest’anno ha potuto contare anche sulla visita del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, che ha trascorso negli spazi di BolognaFiere un’intera mattinata, incontrando imprese e visitatori. Toninelli è intervenuto al convegno sulla nascita della nuova piattaforma digitale europea, organizzato dalla federazione di Confindustria. Aprendo il dibattito, la Presidente di Federcostruzioni Federica Brancaccio ha chiesto al rappresentante del Governo sostegno per accelerare l’evoluzione digitale del
settore. “Molte piccole aziende si spaventano di fronte alla sfida della digitalizzazione, per questo dobbiamo chiedere di sostenere questo cambiamento, di dare un supporto perché velocemente si possa accompagnare il sistema a una crescita che è sociale, sicura, sostenibile ed aiuta le eccellenze del nostro tessuto economico fatto di piccole e medie imprese.”
Richiesta accolta dal Ministro, che ha dichiarato: “Mi fa piacere essere qui oggi in mezzo a voi perché è per me centrale il rilancio delle buone infrastrutture e della buona edilizia, come volano che può far ripartire la nostra economia. Il vostro è un settore che esce da troppi anni di sofferenza. Adesso si intravede una timida ripresa, ma questa tendenza va sorretta, incoraggiata, rafforzata”.
Da Luca Ferrari, Presidente di ISI, Ingegneria Sismica Italiana, la testimonianza che le aziende del settore, presentandosi a SAIE 2018, iniziano ad apprezzare il valore aggiunto che deriva dal fare sistema. “Nel nostro stand ci sono aziende che avrebbero i numeri e le capacità per proporsi da sole – ha detto Ferrari – ma che espongono le loro novità insieme, sotto il cappello della nostra associazione, che funziona quindi da collante e da portatore di interesse per la filiera”. Un’altra novità importante di questa edizione di SAIE, secondo Ferrari, è che sta diventando sempre di più una fiera che soddisfa i professionisti e gli esperti del settore, quindi in particolare geometri, architetti e ingegneri, che qui possono trovare gli strumenti più innovativi e più adeguati per perfezionare le proprie competenze.
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Di Redazione PPAN
In tutte le edizioni di SAIE Federcostruzioni ha presentato un rapporto sul mercato delle costruzioni, “quest’anno abbiamo deciso di realizzare un rapporto sull’innovazione nella filiera delle costruzioni. Questo perché ci siamo resi conti che tempi sono maturi per capire cosa stia succedendo, che cosa ha prodotto industria 4.0, che cosa sta cambiando il nostro sistema” come spiega il Presidente di Federcostruzioni, Federica Brancaccio. “Il principale risultato che emerge da questa ricerca è che il terreno è fertile, dobbiamo accelerare i tempi, perché l’innovazione e la digitalizzazione. Molte piccole aziende – spiega Brancaccio – si spaventano di fronte alla sfida della digitalizzazione, per questo dobbiamo chiedere al Ministro Toninelli, che abbiamo invitato a SAIE 2018, di sostenere questo cambiamento, di dare un supporto perché velocemente si possa accompagnare il sistema a una crescita che è sociale, sicura, sostenibile, aiuta le eccellenze del nostro tessuto economico fatto di piccole e medie imprese”.
Federica Brancaccio ha aperto la discussione con il Ministro delle Infrastrutture e Rapporti, Danilo Toninelli, dopo una visita di oltre due ore condotta insieme allo stesso Ministro nei padiglioni del SAIE, durante la tavola rotonda del Convegno “Innovazione e Digitalizzazione nelle Costruzioni, gli impatti sul mercato e la nuova piattaforma europea”, organizzato proprio dalla Federazione che rappresenta la filiera delle costruzioni italiana.
E il Ministro Toninelli ha accolto la richiesta: “mi fa piacere essere qui oggi in mezzo a voi perché è per me centrale il rilancio delle buone infrastrutture e della buona edilizia, come volano che può far ripartire la nostra economia. Il vostro è un settore che esce da troppi anni di sofferenza. Adesso si intravede una timida ripresa, ma questa tendenza va sorretta, incoraggiata, rafforzata”.
E su come farlo il Ministro ha puntato l’attenzione proprio sulla digitalizzazione: “Parliamo di un comparto che a mio avviso può essere riattivato agendo su varie direttrici. Non ultima, una fortissima spinta sul pedale della digitalizzazione di tutta la filiera. Non è un caso che anche nelle linee programmatiche del mio dicastero ho voluto porre l’accento sull’importanza dell’utilizzo del Bim e dell’open Bim. Un processo, uno strumento nuovo, sempre più necessario e centrale, per lavorare meglio e in collaborazione con tutti gli operatori del comparto. Grazie all’Open Bim gli appalti possono essere più trasparenti e la costruzione di opere, pubbliche ma anche private, sarà più rapida e anche più economica”.
Spazio nella discussione anche al Codice degli Appalti: “Centrale nell’azione del Governo è anche il rilancio degli investimenti in infrastrutture. Per questo stiamo predisponendo un grande piano di rilancio del settore edile che, insieme a una complessiva revisione del codice degli appalti, possa far fiorire questo settore troppo a lungo depauperato” ha infatti sottolineato Toninelli “una seria manutenzione del Codice Appalti è un punto imprescindibile della nostra azione di Governo. Ci stiamo mettendo il massimo impegno. Il testo unico voluto dal precedente Governo è per alcuni aspetti nato già vecchio. Basti pensare che la digitalizzazione è stata introdotta solo successivamente. Il nostro obiettivo, invece, è ripensare il testo in un’ottica più al passo con i tempi, che snellisca le procedure, sbloccando il mondo degli appalti, ma sempre avendo come faro, senza cedimenti possibili, la legalità e l’anticorruzione. Il Governo sa bene che solo grazie al vostro contributo il Paese può diventare più bello, più ricco e più competitivo. E farà di tutto per accompagnarvi in un progetto di rilancio nell’ottica di una migliore qualità del nostro paesaggio e, in definitiva, della vita di tutti noi”.
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Le innovazioni tecnologiche presentate in fiera testimoniano l’eccellenza italiana.
Il mercato è più veloce della normativa. Le aziende chiedono di poter applicare le soluzioni studiate insieme ai professionisti.
Venerdì 19 ottobre 2018 – “Tengo moltissimo ad essere qui al SAIE di Bologna. Sto visitando gli stand e sono convinto che dall’edilizia passi la ripresa economica del Paese”, ha dichiarato Danilo Toninelli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti oggi durante la sua visita in fiera. “Purtroppo questo è uno dei settori che ha risentito maggiormente della crisi degli ultimi anni e dobbiamo mettere in campo tutto quanto è necessario per rilanciare gli investimenti e ridare lavoro alle decina di migliaia di imprese che abbiamo in Italia, da quelle a gestione familiare a quelle di dimensioni medie e grandi. Girando in questi padiglioni, sto avendo conferma che a livello tecnologico siamo un’eccellenza a scala mondiale. Compito mio e del Ministero che guido è rilanciarla. Come? Iniziamo a semplificare il Codice Appalti e vedrete che l’economia ripartirà con maggiore facilità”.
Numerosi gli stand visitati dal Ministro, che ha attraversato tutti i cinque padiglioni della fiera, tre dei quali dedicati al software e alla digitalizzazione, prima di fermarsi all’Arena delle Eccellenze nel Centro Servizi per chiudere il convegno organizzato da Federcostruzioni sulla nascita della piattaforma digitale europea del settore.
Toninelli ha trascorso tutta la mattinata negli spazi di BolognaFiere incontrando imprese e visitatori; ad accompagnarlo, la Prefetta di Bologna Patrizia Impresa, il Vicepresidente di Senaf Gianfranco Ferilli, il Direttore Commerciale di BolognaFiere Marco Momoli, il Direttore Generale di Senaf Emilio Bianchi, l’Exhibition Manager di SAIE 2018 Antonella Grossi.
Tra i temi delle conversazioni:
- il Sismabonus, incentivo da rendere stabile, in un più generale contesto in cui è necessario fare cultura sulla fragilità del nostro territorio;
- attenzione all’efficacia dei materiali e non solo al costo singolo degli interventi, anche per l’adeguamento delle strutture scolastiche;
- oltre alla semplificazione, l’aggiornamento normativo sollecitato dalle associazioni di categoria come Federcostruzioni e AIST (Associazione Italiana del Software Tecnico) e dalle singole aziende.
La risposta del Ministro: “Apriamo un tavolo tecnico sulla normativa includendo i rappresentanti della filiera”. A incuriosire Toninelli lungo il percorso sono stati i robot capaci di assemblare in automatico le facciate esterne degli edifici, ma anche i sistemi che garantiscono la sicurezza in cantiere, piuttosto che la customizzazione di soluzioni che portano la meccanica e la manifattura nell’architettura. Attenzione inoltre alle proposte suggerite dal mondo accademico: Politecnico di Milano e Indexlab in prima linea con l’”Advancing Building Construction Systems”, un luogo di aggregazione dove la creatività e il “codice digitale” sono al centro del progetto. In mostra anche esempi di stampa automatizzata reticolare spaziale mid-air per partizioni interne di edifici (muri parametrici) e rivestimenti realizzati con metodi di assemblaggio automatizzato. Sperimentazioni la cui applicazione sconta la mancanza di normative aggiornate. “Sono qui per raccogliere informazioni e farmi carico delle vostre segnalazioni” ha assicurato più volte il Ministro, tra una spiegazione di prodotto e tante strette di mano.
L’importanza dedicata da SAIE 2018 all’innovazione ha fatto mostra di sè negli spazi di Acca Software con simulazioni, test pratici e realtà aumentata. Attenzione al legno con un dialogo aperto con un’azienda come Wolf Haus e con il Consorzio Innova FVG, già conosciuto a scala nazionale per il suo impegno ad Amatrice, che vede un pool di imprese, riunite insieme per essere più forti sul mercato. Tappa da Geomax e CSPFea nell’area software, dialogo con Andil e Federbeton incontrando quindi il mondo del laterizio e del calcestruzzo. Tappa da Italcementi – HeidelbergCement Group dove l’innovazione della stampante 3D è stata affiancata al BIM ed è stato costruito in tempo reale un prototipo con massima precisione e rapidità.
A chiusura della lunga mattinata, il convegno di Federcostruzioni nel quale si è ricordato l’importanza dell’Ainop, Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche (AINOP) presso il MIT. Federica Brancaccio, Presidente di Federcostruzioni ha evidenziato l’evoluzione del SAIE nel tempo: “Il Salone storico dell’edilizia che oggi si sta trasformando sulla spinta dell’innovazione digitale nella filiera”.
Il programma completo della manifestazione è disponibile al link www.saiebologna.it
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Opere pubbliche: le ragioni dei rallentamenti, alert su Codice Appalti e qualificazione delle stazioni appaltanti
Di Redazione PPAN
Dodici su venti: le Regioni in cui gli investimenti in opere infrastrutturali sono diminuite nel primo semestre 2018 superano quelle nelle quali gli enti locali, Comuni in prima fila, sono stati capaci di sfruttare gli spiragli aperti dalle modifiche alle regole di finanza pubblica.
A dare la misura della contrazione della spesa è il rapporto Federbeton, presentato nella giornata di apertura del SAIE 2018 a margine del convegno sulle “grandi opere” organizzato dalla Federazione. Dal 2009 al 2017, confermano i dati Istat, gli investimenti fissi lordi sono passati da 59 a 34 miliardi, diminuendo in termini nominali del 4% l’anno in media dal 2008. In percentuale del Pil, quindi, la spesa si è contratta dell’1% nel periodo considerato arrivando al 2 per cento.
A conferma di quella che nel rapporto è definita «concreta incapacità degli enti locali» i dati della piattaforma Siope (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) della Ragioneria Generale dello Stato: i primi otto mesi del 2018 hanno registrato un’ulteriore contrazione tendenziale del 3% della spesa per investimenti in conto capitale dei comuni, con una marcata differenziazione a livello regionale. In Liguria la variazione maggiore, con un -23% che non ha un contraltare in senso positivo, benché il Molise, la migliore nell’ideale classifica delle Regioni rispetto al tema, abbia incrementato del 15% – e quasi 10 milioni di euro – la propria spesa.
Le problematiche – Se gli investimenti pubblici per le infrastrutture sono un volano di sviluppo e di crescita economica, come dimostra la letteratura scientifica, il nodo sono «le lungaggini nelle procedure di utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione nel corso degli ultimi anni (+10,4% nel 2016, +23,9% nel 2017 e +26,2% nel 2018)».
Come a più voci sottolineato nel corso del convegno sulle grandi opere di mercoledì 17 ottobre, la burocrazia pesa per circa il 50% sul tempo complessivo di realizzazione delle infrastrutture. I cosiddetti tempi di “attraversamento” – quelli necessari tra la fine di una fase procedurale e l’inizio della successiva – richiamano per Federbeton alla necessità di una «revisione del ruolo del Cipe, attraverso una riattribuzione delle sue naturali competenze di programmazione e controllo che ne circoscriva dettagliatamente le funzioni, e di un unico momento per l’acquisizione dei necessari pareri con un preciso coordinamento a livello istituzionale».
La burocrazia si sostanzia anche sull’oscillazione importante tra aumenti di spesa previsti nei documenti di economia e finanza e le note di aggiornamento successive, «puntualmente e notevolmente inferiori alle attese precedentemente formulate», si legge nel rapporto.
Dito puntato sul Codice Appalti come sull’indispensabile azione di professionalizzazione e qualificazione della committenza pubblica, «le uniche in grado di garantire la piena attuazione delle rinnovate disposizioni previste dal Codice».
«Se si vuole ridurre il differenziale di crescita con i nostri partner europei – ha sottolineato il presidente Federbeton, Roberto Callieri – occorre adottare con urgenza misure che accelerino la realizzazione e la manutenzione delle opere pubbliche necessarie per la qualità della vita e per lo sviluppo».
Di Redazione PPAN
Anas (Gruppo FS italiane) è presente al Saie di Bologna, con uno stand interamente dedicato alle best practice e alle nuove tecnologie nella manutenzione delle infrastrutture. Focus sull’investimento e la sperimentazione dei sistemi di monitoraggio più all’avanguardia da adottare per ispezionare e conservare al meglio l’enorme patrimonio esistente con oltre 13mila ponti e viadotti e 1.800 gallerie.
In mostra tutte le innovazioni sviluppate da Anas, dai sistemi di monitoraggio dei ponti ad intelligenza artificiale all’ispezione digitale immersiva delle gallerie, dal rilievo digitale dello stato delle pavimentazioni al controllo satellitare dei cedimenti. “Tecnologie e innovazioni non futuribili ma concrete – spiegano da Anas – che hanno già cominciato a trasformare il modo di gestire la rete infrastrutturale di oltre 27 mila chilometri”.
Anas in controtendenza rispetto al passato, negli ultimi tre anni ha impresso un cambiamento radicale nella propria strategia di investimento per lo sviluppo della mobilità del Paese, ponendo al centro, per la prima volta, la manutenzione e il potenziamento della rete stradale. “Questa svolta – spiegano da Anas – è concretamente ravvisabile nei numeri del Contratto di Programma 2016-2020 che prevede uno stanziamento di circa 350 milioni l’anno per interventi su ponti e viadotti e, in questo modo, la programmazione dei lavori ha potuto contare sull’assegnazione di risorse certa e di lungo periodo. In particolare, il Contratto di Programma destina quasi 11 miliardi (il 46% delle risorse complessive) alla manutenzione, adeguamento e messa in sicurezza della rete stradale: dal corpo stradale alle opere d’arte, dalle barriere guard-rail alla segnaletica orizzontale e verticale, dall’illuminazione agli impianti tecnologici”. È diventato pertanto possibile programmare su scala pluriennale interventi di manutenzione non solo per risolvere le criticità esistenti, connesse al rilevante gap nella manutenzione accumulato nel tempo, ma per prevenire la formazione di nuove.
“Tutte le opere d’arte (ponti, viadotti e cavalcavia) che Anas gestisce – ha spiegato l’amministratore delegato di Anas Gianni Vittorio Armani, intervenendo al convegno La manutenzione delle infrastrutture stradali – sono oggetto di procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e un’ispezione tecnica più approfondita una volta all’anno. Sulla base di questo processo continuo di ispezioni e controlli viene programmato il piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sono stati fatti – ha sottolineato Armani – enormi passi avanti negli ultimi tre anni sul piano della conoscenza approfondita delle opere. Anas ha completamente ristrutturato e standardizzato tutta la filiera delle ispezioni e ha certificato i suoi ispettori. La struttura di esercizio e sorveglianza di Anas, che può contare anche su oltre 110 ispettori certificati, ha eseguito dall’inizio del 2018 oltre 37.000 ispezioni sugli oltre 13.000 opere tra ponti, viadotti e cavalcavia”.
Tecnologie presentate al SAIE
Monitoraggio strutturale di ponti e viadotti con Sysdev https://www.youtube.com/watch?v=x3aQ_XbXArQ&t
Ispezione digitale immersiva in galleria con Leica Geosystem – https://youtu.be/gVDYdBvRkyo
Ispezione Anas ponte sul fiume Po di Levante, SS309 “Romea” https://www.youtube.com/watch?v=RcgrO2uzhnA&t
Federcostruzioni sarà al Saie con un’area dedicata al tema della messa in sicurezza e dell’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare, in cui porterà i risultati dell’impegno delle associazioni di produttori federate sul fronte dell’innovazione in edilizia e in specie dell’innovazione digitale
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–Fonte Imprese Edili
Apre i battenti domani, mercoledì 17 ottobre, a Bologna la 53esima edizione di SAIE, appuntamento da non perdere per tutta la filiera delle costruzioni. Gli spazi della fiera ospitano e presentano per quattro giorni le tecnologie e i prodotti più innovativi del settore. Il percorso espositivo è integrato con un ricco programma di conferenze e dibattiti, momenti di alta formazione, case history nazionali e internazionali, con ampio spazio all’interattività e alla sperimentazione digitale.
Quattro i focus tematici dedicati rispettivamente arecupero e protezione sismica, riqualificazione energetica, digitalizzazione e BIM, infrastrutture e territorio. Attenzione anche all’architettura di qualità, all’impiantistica di ultima generazione e agli strumenti finanziari – approfonditi per i diversi ambiti – garantendo qualità, efficienza e sostenibilità alle operazioni.
SAIE 2018 è un’occasione di networking e confronto, che vede protagonisti le aziende e i massimi esperti del comparto, con numeri di rilievo: 450 espositori, 40mila metri quadrati occupati, 48 top speaker sul tema della digitalizzazione, 53 progetti candidati al BIM&DIGITAL Award e 15 vincitori che saranno premiati la sera del 17 ottobre, 100 momenti formativi con rilascio di crediti, 3 conferenze internazionali, 10 delegazioni estere, oltre a 6 piazze dell’eccellenza, 6 arene Digital & BIM e 3 aree della cosiddetta “digital experience”, spazi fortemente interattivi, con attività dimostrative, per toccare con mano come funziona il digitale. SAIE 2018 sarà anche l’occasione per apprezzare gli spazi ampliati di recente nel quartiere fieristico bolognese, come annunciato nell’edizione del 2016, con il rinnovamento dei Padiglioni 29 e 30 a cura dello studio Di Gregorio Associati.
IN PILLOLE:
- Novità ed eccellenze nel settore dell’edilizia, innovazione tecnologica, spazio all’interattività e alla sperimentazione digitale
- I numeri della manifestazione
- Presenti ospiti di primo piano del Paese e del settore: Protezione Civile Nazionale, Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna, ANAS, Gruppo FS, Federcostruzioni, ANDIL, Federbeton
- In programma la visita del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli
- Federcostruzioni presenta il Rapporto sull’innovazione con il CRESME e il progetto della Piattaforma Digitale Europea delle Costruzioni
- Best practice nel cuore della fiera, al Centro Servizi.
Tra le altre, un intervento su un fabbricato industriale in Emilia-Romagna, post terremoto 2012; un’opera nata da un’iniziativa di sostituzione edilizia a Fidenza (Parma) firmata delboca+Partners con Montanari Costruzioni; un progetto promosso a Treviso dalla Cazzaro Costruzioni con Stefano Boeri architetti; il primo archivio nazionale delle opere pubbliche con il Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna; un’iniziativa di digitalizzazione del prodotto tipico “pietra naturale” per la Rete artigianale di Bolzano; i progetti vincitori del BIM & DIGITAL Award; il software Hy-stone per la mitigazione del rischio di caduta massi, in ambiente 3D e con approccio BIM; ANAS ‘smart bridge’ sul Viadotto Daino; l’adeguamento idraulico del ponte della linea ferroviaria Torino – Modane con RFI, Rete Ferroviaria Italiana.
LE ECCELLENZE DEL CENTRO SERVIZI
Il Centro Servizi, l’area di duemila metri quadrati cuore della fiera, presenta le eccellenze nazionali e internazionali insieme agli strumenti più innovativi frutto della ricerca congiunta tra professionisti e aziende, ospitando convegni e seminari di alta formazione
Recupero e protezione sismica
Modena | CNH Industrial Italia S.p.a.
Riqualificazione energetica e sostenibilità
Ca’ delle Alzaie | Cazzaro Costruzioni e Stefano Boeri architetti
Casa sul Parco | Montanari Costruzioni e delboca+Partners
Digitalizzazione e BIM
Primo Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche | Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna
Dalla cava al Cloud – Naturstein Südtirol | Rete artigianale Bolzano
BIM&DIGITAL AWARD 2018 | SAIE e DIGITAL&BIM Italia
Digitalizzazione e BIM/infrastrutture e territorio
Software Hystone | spin-off EG4Risk (Università Milano Bicocca) e CSPFea
Infrastrutture e territorio
Viadotto Daino | ANAS
Adeguamento idraulico sul torrente Dora di Cesana del ponte al km.72+470 della linea ferroviaria Torino – Modane in località Oulx | RFI, Rete Ferroviaria Italiana
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Il Gruppo Tecniche Nuove, e in prima linea Senaf, con la Filiera delle Costruzioni, in un confronto largo e aperto, riporterà il Saie alla sua mission iniziale: luogo del Sapere Tecnico e Manageriale, luogo del Saper Fare, luogo delle Innovazioni che cambieranno il volto delle nostre città, delle nostre case, dei nostri luoghi di lavoro, delle nostre infrastrutture. Dal Saie ripartirà un’Industria delle Costruzioni capace di contribuire alla crescita del Pil e del Paese. Fin d’ora il mio grazie va ai partner che con Tecniche Nuove hanno avviato questo processo di cambiamento e a quelli che lungo la strada vorranno affiancarci. Buon Saie a tutti.
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